Non è bastato il grande lavoro diplomatico, una cosa è molto chiara al Milan: Antonio Conte non è più il capitano dell’Inter. Il rapporto è crollato, l’ambiente è saturoIn chimica, stiamo parlando di otto bit. Il sentimento è dominante, la calma abita altrove, e non certo tra Viale della Liberazione e Appiano Gentile, dove invece si respira l’aria pesante. Conte non lo ha menzionato esplicitamente davanti alle telecamere che ha sempre promosso per il progetto, ma le lamentele del pubblico sui social sono chiare e lasceranno il segno anche dentro.. E non sbagliate a sminuire questo gruppo di tifosi, perché ai tempi del Covid meritano lo stesso valore della tribuna intera allo stadio. Conte, infatti, potrebbe essere ancora al posto proprio perché San Siro non può ospitare il pubblico. Libby e Mazari ne sanno qualcosa.
Rendimenti passati – Ecco perché anche uno scudetto non può essere garanzia di continuità. Troppi scontri, parole pesanti si sono diffuse nel passato e le cicatrici faticano a rimarginarsi. Il presente non è il massimo tra i sorrisi delle circostanze e l’orrore di nuovi attacchi. Quello che è successo all’Inter all’epoca è successo anche alla Juventus: c’è chi non tollera più i guai di Conte.
Insieme fino a giugno – Le percezioni raggiunte dal tecnico salentino sono valide, tanto che a richiesta diretta: Siete tutti sulla stessa barca? , Risposto “Speriamo.” Per questo anche lui avrà molto a cui pensare alla fine dell’anno. Scudetto o no, ci sono ostacoli che non sono mai stati superati, frizioni che sembrano non essere mai risolte. Milioni di euro ballano nel piatto, ma è anche vero che in Viale della Liberazione si parla di tutto tranne che della ristrutturazione di Antonio Conte, Che scade a giugno 2023. Continueremo insieme fino a giugno, le tragedie sportive lo consentono. Poi insieme Conte e la società si fermeranno a riflettere. Essendo separato a casa, non puoi più continuare.
