In occasione della Giornata mondiale del diabete, Raffaella Di Giovanni, direttore della Medicina interna dell'Ospedale Infermeria di Rimini, fa il punto sulla patologia in continua crescita.
"Il diabete di tipo 2 è prevenibile."L'esperto parla della Giornata mondiale dell'audit
In occasione della Giornata mondiale del diabete, Raffaella Di Giovanni, direttore della Medicina interna dell'Infermeria dell'Ospedale di Rimini, fa il punto sulla patologia in continua crescita.
Oggi, 14 novembre, è la Giornata mondiale del diabete, una malattia cronica caratterizzata da alti livelli di zucchero nel sangue.In questo contesto si terrà, a partire dalle ore 19.30, presso il Palazzo del Turismo, l'evento pubblico “Educazione e cura come stile di vita”, organizzato in serata con il patrocinio dell'Asl Romagna, del Comune di Rimini e della Regione Emilia-Romagna.
Il diabete, come sappiamo, si divide in due tipi: il diabete di tipo 1, che si sviluppa nell'infanzia e nell'adolescenza e si sviluppa a causa della completa mancanza di insulina, e il diabete di tipo 2, che è il più comune.a livello organico.
Per approfondire l'argomento ha intervistato Raffaella de Giovanni, direttrice del Dipartimento Operativo di Medicina Interna dell'Ospedale Infermi.Insieme a lui comprendiamo la diffusione del fenomeno nel territorio riminese, facendo luce sulle sue particolarità e aspetti che – purtroppo – sono ancora poco chiari.
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De Giovanni, ci può descrivere la situazione in provincia di Rimini?
«L'incidenza del diabete nella nostra provincia è di circa 5/6 nuovi casi ogni 1000 abitanti, i dati sono coerenti con i dati regionali e provinciali oltre che con quelli nazionali. Il diabete di tipo 2 è in assoluto il più diffuso rispetto alle altre tipologie di diabete, rappresentando il 95% della patologia totale. La prevalenza del diabete varia a seconda delle fasce di età e va dall'80% della popolazione prevalente alla popolazione diabetica media.10% della popolazione, soprattutto nella provincia di Riminesi, lo sono”. 7,6%.
Quali sono i segnali d’allarme a cui prestare attenzione e come ottenere una diagnosi precoce?
«Innanzitutto bisogna prestare attenzione al proprio stile di vita: guardare il peso, l'attività fisica e la dieta. Segni e segnali d'allarme sono perdita di peso, poliuria (un sintomo comune, causato dall'eccesso di glucosio nel sangue che l'organismo cerca di eliminare attraverso le urine, ndr.
La vita sembrava giocare un ruolo importante...
"Esatto, lo stile di vita gioca un ruolo importante nello sviluppo e nella prevenzione del diabete di tipo 2, che è associato a uno stile di vita non sano caratterizzato da una dieta ricca di zuccheri semplici e uno stile di vita inattivo. Questi comportamenti sono i precursori dell'obesità e del diabete."
Come è cambiata la terapia del diabete negli ultimi anni?
Negli ultimi anni, il trattamento è cambiato a causa dell’introduzione di nuovi farmaci efficaci nel ridurre i livelli di zucchero nel sangue.
Che messaggio vuoi lanciare in occasione del diabete mondiale a chi non si è mai controllato prima o pensa di non essere in pericolo?
"È necessario che le donne abbiano il diabete nella maniera necessaria, innanzitutto diabete fisico, distonia, distonia, discrasie naturali, si raccomanda che all'età di 44 anni vengano controllati ogni tre anni. "
