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Lo chef dell'Arnaldo, il ristorante che perde dopo 66 anni la sua mitica stella: «È amaro e straziante chi parla senza cambiare.

Lo chef dell'Arnaldo, il ristorante che perde dopo 66 anni la sua mitica stella: «È amaro e straziante chi parla senza cambiare.

Roberto Bottero del ristorante di Rubiera (Reggio Emilia) e il riconoscimento Michelin più lungo d'Italia: "A dire il vero già nel 1998 ci è stato tolto per due anni, ma non c'è rabbia nei confronti dei controllori perché siamo soddisfatti...

Lo chef dellArnaldo il ristorante che perde dopo 66 anni la sua mitica stella È amaro e straziante chi parla senza cambiare

Roberto Bottero del ristorante di Rubiera (Reggio Emilia) e il riconoscimento Michelin più lungo d'Italia: "A dire il vero già nel 1998 ci è stato tolto per due anni, ma non c'è rabbia nei confronti dei controllori perché siamo soddisfatti del grande affetto dei clienti, siamo stati inondati di messaggi di sostegno. Vorrei capirne la motivazione"

"C'è amarezza e delusione, ma i nuovi standard stanno punendo coloro che praticano la tradizione e non cambieremo nulla per riaverli", ha detto lo chef Arnaldo, il cui ristorante ha perso la stella Michelin dopo 66 anni.

Roberto Botero del ristorante Rubiera (Reggio Emilia) e il riconoscimento Michelin più lungo d'Italia: "In effetti già nel 98 ci è stato tolto per due anni ma non c'è rabbia verso il controllore perché siamo soddisfatti del grande amore, ci commuovono i messaggi, voglio capire la motivazione"

I flessibili ispettori della guida Michelin hanno tolto anche la stella più antica d'Italia.La Arnaldo Clinica Gastriconica Di Rubia non può più vantarsi della “Pasta” ricevuta nel 1959.

Ristorante Arnoldo de Rubiera e L'Ultima Stella Michelin

"Papali ea Rebertoarto ea Nalane, ea neng e se e nkile nako, 'nete, kajeno, kajeno, kajeno, kajeno, kajeno, kajeno, kajeno, kajeno, kajeno, kajeno, kajeno, kajeno, kajeno, kajeno kajeno, ha li ratoa.

Il tempio della cucina emiliana, che la guida ama da sempre

A dire il vero La Rossa ha sempre ammirato questo aspetto del ristorante, definendolo "un tempio della cultura culinaria emiliana" e "un luogo sacro per chi ama la carne cotta e la pasta fatta in casa", ammira lui e l'universo dei secondi di carne impreziositi dalla "selvaggina".

"Evidentemente confonde i 'tradizionalisti' - ha continuato Botero - scorrendo l'elenco degli chef che ogni anno scompaiono, a causa dei clienti, perché i clienti spesso sono arrabbiati perché non si siedono mai".

Scrematura di nuovi standard e “tradizionalisti”.

I clienti correvano a mandare messaggi a Roberto quando hanno saputo della scomparsa della stella: l'amore dei clienti.Non tutti possono crederci, ma ripeto: questa non è una stella che determina le nostre azioni, o meno.Certo, il fatto è che è molto bello, non sono arrabbiato con gli ispettori, solo triste e triste."

Precedente: "Abbiamo perso nel 1998, ma abbiamo recuperato nel 2000"

La Michelin è in Italia da 71 anni, e "Arnaldo" e la sua clinica arrivarono qui quasi subito nel 1956 e ricevettero il prestigioso riconoscimento nel 1959: "Lo abbiamo perso anche nel 1998", ricorda Botero.

"Vogliamo che ci capiate"

La Michelin non è abituata a dare spiegazioni sulla "corruzione" delle stelle, come di solito accade con il delivery, quindi Botero non si aspetta un cenno, anche se la voglia di capirne le motivazioni è tanta: "È difficile capire il perché, ma credo che la chiave per perseguire l'innovazione sia quella più probabile".

“Immagazzinamento di elettricità 90

Erbazzon, Cappertti, la carne e la sua somiglianza con la “casa”, non possono festeggiare la serenità dei 90 anni.La nostra cultura viene celebrata in grande stile e chissà, forse qualcuno cambierà di nuovo idea."

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