Con il termine euforico “doppio processo”, letteralmente “doppio processo” (in modo che i lettori possano scoprirne il significato), la NASA sta finalmente sostenendo la necessità di una toilette spaziale “femminile”. Le donne, nella dichiarazione che annunciava l’arrivo di una sessione spaziale da 23 milioni di dollari, recitavano in modo piuttosto strano, “eseguono operazioni doppie più degli uomini” quando usano il bagno. Quindi hanno bisogno di un posto anche nello spazio.
Così, il sistema globale di gestione dei rifiuti, che è il più costoso al mondo, arriva alla Stazione Spaziale Internazionale (gestita dalla NASA e da altre quattro agenzie spaziali, tra cui l’Agenzia spaziale europea) a bordo della capsula Cygnus, lanciata nei giorni scorsi. Il nuovo sistema è più piccolo (65%) e più leggero (40%) rispetto al sistema attualmente in uso nel settore statunitense della stazione spaziale; Ha una forma che ricorda da vicino quella di un normale wc ed è stata progettata “specificatamente pensando all’anatomia femminile”.
Durante i primi due decenni di attività della missione spaziale della NASA, solo gli uomini andarono nello spazio (e la seconda cosa che fece Buzz Aldrin, sulla luna, nel 1969, fu solo urinare), e anche se ora costituiscono ancora la maggioranza di molti equipaggi spaziali femminili. Un fatto che non è sfuggito al marketing: la capsula Cygnus contiene vari strumenti ed effetti personali per l’equipaggio della stazione, tra cui 10 bottiglie di Estée Lauder Skin Cream. Sarà utilizzato per fotografare un servizio pubblicitario.
19 ottobre 2020 (modifica al 19 ottobre 2020 | 12:37)
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